17/03/2024
A cura di Ilaria GianniSi ringrazia APalazzo GalleryCon il patrocinio dell’Ambasciata di Lituania
Con questa performance il Foro di Traiano torna sede di una rinnovata liturgia degli Auspici, forma di divinazione con cui gli auguri (augures), sacerdoti della Roma antica, si facevano interpreti del volere degli dèi, ricavando presagi dall’osservazione del volo degli uccelli o da altri fenomeni naturali in quanto messaggeri per eccellenza del volere divino.
In Dopo il diluvio gli esseri volanti sono presenze sonore in uno spartito pensato come scambio epistolare tra voci che raccontano aneddoti e ricordi, in una combinazione di vibrazioni ed effetti luminosi.
Nella zona absidale della Basilica Ulpia si avvicenderanno frammenti di conoscenza, armonie oramai estinte provenienti da antichi strumenti a fiato e frequenze elettroniche sintetiche, per evocare un passato dimenticato e un futuro distopico, imprevedibile, seducente. Il pubblico, muovendosi liberamente in uno scenario apparentemente in rovina, viene attratto dal fluire della partitura di voci e luci, che compongono sistemi evocativi all’interno di un Tempio riemerso dalle sue stesse rovine.